Chi siamo-A.I.T.C - Associazione Italiana Telecineoperatori
L’AITC nasce nel 1985 per iniziativa di alcuni operatori di ripresa della RAI. Erano tempi in cui la RAI aveva pochi rivali e questa professione o si faceva nel mondo del cinema o si faceva in RAI. E poichè, in quel tempo, insieme alle riprese in elettronica, in RAI esisteva ancora il settore cinematografico, venne coniato il nuovo termine "Telecineoperatore". Oggi quel termine è stato addirittura recepito in un contratto di lavoro (RAI ed USIGRAI).
Da allora la rappresentatività dell'Associazione è sempre aumentata. Fondamentale è stato il momento in cui hanno cominciato ad iscriversi i free-lance, ovvero coloro che svolgono questo lavoro come liberi professionisti ed il cui numero è diventato preponderante negli ultimi anni all'interno dell'AITC.
L’area di interesse dell’AITC è ben delineata: la tutela di tutto il mondo della ripresa e della fotografia, in particolar modo quella televisiva. La tutela più complessa è quella legale-sindacale a causa di una magistratura del lavoro che non riesce a tener dietro al carico di contenziosi che si innescano nel mondo del lavoro; e poi dal fatto che le organizzazioni sindacali (confederali o autonome) non sono al passo con i tempi e risentono in pieno della crisi dell’intero movimento sindacale. Per cui la tutela deve essere perseguita, oltre che nelle due sedi appena citate, anche in altri modi. Il principale modo che abbiamo messo a punto è una costante, puntuale e paziente delineazione della figura professionale. Uno dei modi principali per dare luogo alle vessazioni è di non avere una propria identità. Noi siamo convinti che, ben oltre l’apparente disomogeneità che qualcuno può intravedere nella nostra categoria, esiste una forte identità che costituisce la trama della nostra professione. Una professione che può cominciare dal ruolo di Assistente Operatore (pochi e ormai preziosissimi), proseguire come Operatore di Ripresa o Telecineoperatore, e finire come Direttore della Fotografia. Ma un percorso evolutivo che non perde assolutamente identità anche se evolve nell’altro suo approdo naturale, ovvero la Regia. Ma proviamo a difendere anche quella che è la fonte principale della nostra identità, ossia il linguaggio della ripresa. Una lingua è viva quando riesce ad assorbire nuovi termini e nuove forme: ma che rimane comunque con una serie di regole che ne garantiscono la comprensione da parte di tutti. Per cui siamo contro tutti coloro che travisano per ignoranza il nostro patrimonio linguistico. L’AITC è, dunque, formata da professionisti associati che difendono e curano il mondo dell’immagine filmica, e ciò a prescindere da inquadramenti contrattuali e strumenti tecnici. Come Associazione ha il diritto di tutelare il linguaggio della ripresa ed il dovere di diffondere l'informazione e l'esperienza. Per finire, ma non ultimo, il compito di assorbire e diffondere la nostra specifica cultura del mondo dell’immagine, e in particolar modo quella televisiva.
Lavorando da anni al riconoscimento di questa professione anche nella sua componente professionale, l'AITC è Membro della Consulta delle Associazioni delle Professioni non regolamentate, istituita presso il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) con determinazione del Presidente Cnel del 15 novembre 1995.
Siamo stati presenti con un nostro stand in varie edizioni della fiera milanese del broadcast IBTS.
Abbiamo realizzato sei puntate dedicate al nostro lavoro ed alla cultura ad esso legata del programma televisivo “Dieci minuti di…” su delibera della Sottocommissione per l’Accesso Radiotelevisivo RAI.
Garantiamo a tutte le aziende del nostro settore le conoscenze di base dei nostri soci con un tesserino che ne facilità l’identificazione come professionista.
Produciamo delle pubblicazioni che cercano di non disperdere il nostro patrimonio professionale e che, possibilmente, amplino in nostro patrimonio culturale.
Organizziamo occasioni di incontro, seminari, stage e convegni. Organizziamo dei workshop di aggiornamento destinati ai soli soci o aperti a tutti